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MERCATI INTERNAZIONALI DELLE CHIUSURE TECNICHE - Ferraro
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ferraro group

MERCATI INTERNAZIONALI DELLE CHIUSURE TECNICHE

DA LEADER NAZIONALE AD ATTRICE DI RILIEVO SUI MERCATI INTERNAZIONALI DELLE CHIUSURE TECNICHE

Qualità e innovazione.
Sono questi punti cardine della filosofia aziendale della Ferraro, azienda nata oltre trent’anni fa ad opera dei fratelli Angelo ed Antonio che hanno puntato decisamente sul loro ter r itor io e hanno concentrato la produzione nello stabilimento di Ariano Irpino (Avellino).

La Ferraro muove i suoi primi passi come una piccola azienda artigianale, ma, negli anni, è riuscita a diventare leader nel settore delle chiusure tecniche, specializzata nella produzione di portoni sezionali e serrande, a uso residenziale e industriale.

“Il nostro lavoro – spiega Angelo Ferrara – si sviluppa privilegiando materie prime e semilavorati di fabbricazione italiana. Inoltre, offriamo la possibilità di personalizzare i portoni nelle misure, nelle finiture, nei colori, negli automatismi.
Così le nostre lavorazioni diventano uniche, a differenza della maggior parte dei prodotti in commercio che sono normalmente standard e fabbricati in serie”.
“La vicinanza al mercato – sottolinea Antonio Ferraro – è il principale impegno dell’azienda che ha costruito una capillare rete di vendita che muovendosi per aree geografiche e settori
merceologici, promuove i suoi prodotti di punta sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, l’attenzione verso le necessità dei clienti e la volontà di assicurare ad essi relazioni di lungo termine, ha spinto la Ferraro Group a dar vita alla recente Unità di manutenzione, Manuten-Door, che si propone di offrire servizi di manutenzione eseguiti da operatori professionali e qualificati, in grado di garantire nel tempo le prestazioni di funzionalità, sicurezza e efficienza energetica delle porte, in osservanza delle Norme che rendono sempre più stringente
l’obbligo di manutenzione dei prodotti nei luoghi di lavoro e in quelli aperti al pubblico.

Cerchiamo di proporre un servizio a 360 gradi, che ha lo scopo di proporre ai proprietari/conduttori di chiusure tecniche una regolare manutenzione, in ottemperanza agli obblighi di Legge, al fine di garantire la sicurezza per i loro utilizzatori e minor rischi di guasti, con conseguenti effetti positivi e duraturi nel tempo finalizzati a conservare il valore delle chiusure tecniche acquistate”. Manutendoor opererà, infatti, come fornitore TPM (Third Party Maintenance) su prodotti di sua produzione e prodotti multimarca, potendo contare sulla solida competenza dei suoi collaboratori e su quella maturata da Ferraro Group in oltre 35 anni di produzione, commercializzazione, installazione di prodotti del settore delle Chiusure Tecniche Industriali e
Residenziali.

Prodotto di punta della produzione Ferraro Group è il “portone sezionale GENIUS” che da solo rappresenta il 30% del fat turato dell’azienda. Non meno importante è la “serranda DOMINUS” per la quale l’azienda è attrezzata con linee di produzione automatiche e all’avanguardia.

La Ferraro annovera tra i propri prodotti anche “portoni a libro IMPACT”, “porte basculanti MITHOS”, avvolgibili, controtelai, cassonetti EXTEND”, “persiane e grate di sicurezza TEKNO”, “zanzariere ed oscuranti FLY”.
Tutti i prodotti si prestano ad una ampia scelta di finiture, modelli, colori e personalizzazioni.

In merito alle attività collaterali, l’azienda fa parte dell’ACMI, un’associazione che raggruppa circa 40 aziende di chiusure tecniche sparse in tutto il territorio nazionale allo scopo di fare fronte comune per dare voce alle legittime esigenze normative e contrattuali del settore. In particolare, Antonio Ferraro, con il supporto dell’ACMI, sta lavorando a livello istituzionale affinché vengano riconosciuti i benefici dell’ecobonus anche alle attività di manutenzione ispettiva e preventiva.

Antonio Ferraro, in qualità di responsabile del Comitato Marketing ACMI, sta coordinando il progetto di partecipazione di 12 aziende socie alla prossima fiera internazionale R+T 2018 di Stoccarda ospitate in uno stand collettivo di circa 600 mq, che ha ottenuto il supporto da parte dell’ICE (Istituto per il Commercio Estero italiano).

L’obiettivo è quello di promuovere, attraverso i prodotti presentati, la qualità e il design italiani agli oltre 60.000 visitatori provenienti da 131 Paesi. In aggiunta a questo impegno,
negli ultimi mesi Antonio Ferraro. è stato il delegato ACMI nel progetto CASEITALY che ha ottenuto un importante finanziamento del MISE (ministero dello sviluppo economico) per la valorizzazione del MADE IN ITALY dei componenti tecnici dell’involucro edilizio (porte, finestre, protezioni solari, tetti, …). CASEITALY è un progetto di supporto all’internazionalizzazione
delle aziende del settore che prevede la partecipazione a 6 fiere internazionali nei prossimi due anni R+T, Stoccarda 27 febbraio-3 marzo 2018 (evento di lancio); FENSTERBAU, Norimberga 21-24 marzo 2018; SIB, Casablanca 21-25 novembre 2018; BAU, Monaco 14-19 gennaio 2019; CONSTRUMAT, Barcellona maggio 2019; BATIMAT, Parigi novembre 2019).

Antonio Ferraro è membro del comitato di indirizzo e selezione di CASE ITALY che stabilirà le regole di ammissione delle aziende partecipanti al progetto.
La Ferraro Group è in prima linea nell’adesione a questo progetto che la vedrà passare da azienda leader nazionale ad attrice di rilievo sui mercati internazionali.

Sono previsti i due eventi di presentazione al mercato di questo progetto, di cui uno al centro-sud d’Italia all’Hotel Parco dei Principi di Bari il 9 novembre 2017.

“Lavorare in Irpinia, per noi – spiega Antonio Ferraro – è stata una scelta motivata da un forte legame al territorio; infatti quella di Ariano Irpino è l’unica sede aziendale.

Ciò significa sfidare quotidianamente le difficoltà del territorio come la mancanza di infrastrutture, la carenza dei servizi, l’isolamento logistico. Comunque, con la nostra attività di respiro nazionale e internazionale ci piace pensare di poter contribuire a portare l’Irpinia e l’Italia nel mondo”. Guardando al futuro, l’azienda continuerà a investire sul territorio, implementare la ricerca e lo sviluppo soprattutto attingendo dall’ingegno e dalla creatività che non manca alle menti locali.

“L’auspicio – concludono i due manager – è che la nostra piccola esperienza possa essere da stimolo per altri imprenditori ad investire nell’Irpinia e segno di speranza per le giovani generazioni”.

 

La Repubblica

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